I MacBook sono computer portatili di fascia alta e medio alta targati Apple, l’azienda di Steve Jobs che ha come simbolo una mela morsicata. È stata fondata nel 1976 a Cupertino, in California dove adesso è nato l’Apple Park, il cuore dell’azienda nella Silicon Valley.
Per capire l’importanza che ha oggi Apple in tutto il mondo, basti pensare che la sede principale è ampia 260.000 m² e ha 13.000 dipendenti.
Sin dagli esordi si è fatta largo nel mercato dei computer per uso professionale ed attualmente le sue azioni hanno più valore nel mondo rispetto a Microsoft. Nel 2001 Apple si è aperta anche al mercato privato grazie al sistema operativo Mac Os X, dall’interfaccia grafica facilmente comprensibile anche ai non esperti. La battaglia tra le due major dura ancora oggi su tutti i fronti, nessuno escluso.
Il sistema operativo dei notebook Windows è molto più conosciuto rispetto a Macintosh, perché è installato su apparecchi di diversi costruttori e per tutte le tasche. I prezzi popolari hanno reso Windows il sistema operativo più usato al mondo, ma non per questo è detto che sia il migliore.
I computer portatili MacBook sono esclusivamente prodotti da Apple e questo li rende poco personalizzabili. Ma è proprio il fatto che sia difficile mettere le mani nel sistema operativo che rende i MacBook praticamente inattaccabili dai virus.
Si tratta di computer eccellenti dal punto di vista della qualità hardware e del design: sono leggerissimi, in alluminio, molto belli da vedere e indistruttibili. Tutte le funzionalità del laptop sono ottimizzate e non è necessario configurare nulla. Ogni componente hardware viene scelto con cura da tecnici altamente qualificati per funzionare alla perfezione con l’equipaggiamento software.
Abbiamo detto nel paragrafo precedente che sia i componenti che il software sono di qualità eccellente, dunque non ci si deve stupire del prezzo. I meno esperti di fronte a un notebook da 150 e uno da 1.500 euro scelgono senza esitazioni il primo, convinti che si tratti di un grande affare.
I MacBook sono i computer portatili più costosi del mercato perché sono destinati ad un pubblico molto esigente.
Chi lavora nell’ambito del video editing o della grafica ha sicuramente un portatile Apple che offre prestazioni impossibili con Windows. Per fare un esempio alla portata di tutti, la batteria di un MacBook dura almeno otto ore in pieno esercizio, il che è un fattore non di poco conto. La scocca leggerissima in alluminio racchiude una tecnologia talmente sofisticata da essere intoccabile.
Il processore, l’hard disk e la quantità di memoria sono il massimo che si possa trovare, proprio perché non è possibile modificare nulla. Chi sceglie un MacBook non ha nessuna intenzione di cambiare alcunché né dal punto di vista hardware né software, perché è già perfetto così com’è. Non sono certamente laptop adatti agli smanettoni o ai gamers, ma piuttosto ai professionisti che col computer ci lavorano e non vogliono avere alcun pensiero di sorta.
Basta accenderli per farli andare e, qualora capitasse un problema, il servizio di assistenza Apple è molto semplice da raggiungere e sempre disponibile on-line. La garanzia si può estendere di tre anni con una modica cifra ed avere così un professionista a disposizione in tempo reale tramite chat o telefono qualora capitasse un imprevisto.
È meglio comprare un MacBook negli Apple Store, perché così si potrà usufruire dei vantaggi della garanzia e dell’assistenza. Vi sono molti negozi fisici dislocati in tutto il mondo, nei quali si può entrare senza alcun problema e avere un esperto a propria disposizione.
Per riuscire a lavorare come tecnico Apple bisogna passare delle selezioni severissime perché l’azienda ha scelto di puntare alla massima qualità in tutti i settori.
L’assistenza è importante per chi lavora, perciò se scegli l’universo Apple avrai tutto ciò che serve senza problemi. I MacBook costano cari ma si possono trovare a prezzi più economici nei negozi diversi da quelli ufficiali. Spesso vengono proposti fortemente scontati ma attenzione, perché molto probabilmente si tratta di modelli usciti di produzione o che usciranno dal mercato da un momento all’altro.
Se compri un MacBook in un negozio qualsiasi potrai usufruire della garanzia diretta Apple solamente per il primo anno, il secondo è a carico del venditore.
Pensaci bene se non sei un esperto, perché rischi di scambiare un grande affare per ciò che non è. Bisogna sottolineare che non è detto che gli ultimi modelli siano migliori di quelli precedenti. Una volta dismessi dalla produzione, i MacBook entrano nel circuito dei negozi on-line o della grande distribuzione a prezzi più contenuti.
Dal momento che sono equipaggiati con componenti avveniristici questi laptop sono validissimi per molti anni, perciò acquistarne uno che è in vendita già da alcuni anni non significa fare un cattivo affare, tutt’altro. Ci sono persone che rimpiangono modelli precedenti e il mercato al di fuori degli Apple Store è floridissimo.
Ovviamente bisogna scendere a compromessi, come quello della garanzia di cui abbiamo parlato sopra, ma se vuoi provare un computer di fascia altissima ad un prezzo inferiore l’unico modo è questo. Attenzione, abbiamo detto prezzo inferiore e non basso, perché la spesa minima per un 12 pollici è di 1.000 euro.
Se conosci Windows ma vuoi fare un salto di qualità, benvenuto nel mondo Apple! Se entri sarai accolto nel migliore dei modi e i tecnici risponderanno ad ogni quesito, anche se ti sembra banale. Non è difficile il sistema operativo Macintosh perché d’azienda lo ha reso fruibile a tutti da quando ha introdotto l’interfaccia ad icone.
Si tratta di icone, quindi è sufficiente cliccarci sopra per vedere che succede.
Nei MacBook non manca la guida all’uso, presente sulla barra dei menu in alto a sinistra. In basso ci sono alcune icone che si possono spostare a piacimento oppure togliere, eccetto il Finder e il Cestino. Forse tanti menu e sotto menu possono disorientare e per prendere confidenza con il sistema operativo occorre un po’ di tempo.
La prima volta che accendi un nuovo MacBook compare un processo guidato consente di creare un account Apple e registrare il computer. In questo modo potrai usufruire di tutti i servizi e dei negozi ufficiali. La scherma seguente è piuttosto affollata di menu e icone, ma basta poco per riuscire a trovare quello che si cerca.
Nella parte bassa bisogna cliccare una volta sulle icone dei programmi principali che, quando sarai un esperto, potrai modificare o togliere come detto prima. Ad esempio volendo scrivere un documento con Microsoft Word è sufficiente trovare il relativo logo ma attenzione, perché a differenza di Windows per chiuderlo non basta cliccare sul tasto rosso in alto a sinistra.
Scomparirà subito la finestra ma il programma rimarrà attivo e vale anche per tutti gli altri software. Questa ed altre piccole differenze rispetto al sistema operativo Windows non devono scoraggiarti se sei un utente alle prime armi: ci sono parecchi tutorial in rete che potranno aiutarti.
Sì, è possibile ed a volte necessario perché Windows è il sistema operativo più usato del mondo. Tanto per cominciare si può fare con MacBook prodotti a partire dal 2015 e MacBook Air e Pro prodotti dopo il 2012.
I metodi per installare Windows sono due, il più semplice dei quali è usare la funzione integrata in macOS Boot Camp che si trova nella cartella Applicazioni, Utility.
Prima di lanciare la procedura guidata bisogna assicurarsi di avere un’immagine ISO di Windows, una chiavetta USB e almeno 128 GB di spazio libero sul notebook. Se la versione del sistema operativo installata è OS X El Capitan 10.11 o successive ed il laptop più nuovo del 2015, non occorre la chiavetta USB.
L’immagine ISO di Windows si può scaricare da Internet usando il codice prodotto, più noto come Product Key, oppure crearla dal proprio DVD. Le versioni supportate sono quelle a partire da Windows 7 in poi e macOS deve essere aggiornato.
Se vuoi installare Windows sul MacBook per la prima volta ci vuole una versione completa e originale, non un aggiornamento.
Avviare l’assistente Boot Camp e seguire il wizard di installazione, assicurandosi di selezionare tutte le attività proposte, ovvero crea un disco di installazione di Windows 8 o versione successiva, scarica software di supporto Windows più recente e installa Windows 8 o versione successiva. Il passo seguente ti domanderà di individuare il file ISO.
Per Windows 7 la procedura è leggermente diversa. L’alternativa a un sistema dual boot con Win e Mac è usare un’applicazione che permetta di installare una macchina virtuale Windows.
Tanti, a partire dal 2008 ad oggi i modelli prodotti e ancora validi sono decine. In quell’anno sono usciti tre MacBook Pro da 15 e 17 pollici. Nel 2009 ha fatto la sua comparsa il MacBook Pro da 13 pollici e i modelli da 15 e 17 pollici sono stati potenziati e rinnovati.
Arriviamo al 2010, con i nuovi MacBook Pro da 13 pollici da 15 e da 17 pollici. L’anno seguente hanno fatto la loro comparsa sul mercato due modelli da 13 pollici, da 15 pollici e da 17 pollici. Nel 2012 è nato il nuovo MacBook Pro Retina da 13 e da 15 pollici. Nel 2013 Apple ha perfezionato la linea Retina da 13 e 15 pollici, ulteriormente potenziata l’anno successivo.
Il 2015 è stato l’anno di tre nuovi modelli di MacBook, uno da 13 e due da 15 pollici. Nel 2016 sono arrivate le porte Thunderbolt 3 su due MacBook Pro da 13 e uno da 15 pollici. Lo stesso discorso nel 2017, nel 2018 e nel 2019. Il primo MacBook Air del 2010 ha 11 pollici e alla fine dell’anno ne è uscito un’altro da 13 pollici.
I modelli si sono rinnovati tutti gli anni fino all’introduzione del MacBook Air Retina da 13 pollici nel 2018 e nel 2019.
Per capire quale sia il proprio modello di MacBook è sufficiente aprire il menu in alto a sinistra sullo schermo col simbolo della mela. In alternativa il numero di serie è stampato sulla scocca del notebook accanto ai marchi di conformità.
Si trova anche sulla confezione originale vicino all’etichetta col codice a barre. Le caratteristiche di tutti i modelli sono descritte nel sito ufficiale Apple, che illustra anche la procedura per identificare il prodotto.
I detrattori della Mela accusano l’azienda di essere un ecosistema a sé stante nel quale è ammesso hardware e software esclusivamente Apple. Da questa logica non si salva nessun brand, nemmeno Microsoft.
I MacBook riescono a vedere gli hard disk Windows, mentre non è possibile la cosa inversa.
A partire dagli anni ’90 l’azienda di Cupertino ha cominciato a rendere i propri computer compatibili con i tutti i protocolli di rete ed oggi, come abbiamo spiegato nella FAQ dedicata, è possibile far girare su un MacBook anche Windows.
Personalizzare il sistema operativo tuttavia non è semplicissimo ma questo lo rende anche immune da virus e altri attacchi informatici. È noto che macOS sia molto più sicuro di Windows proprio perché è impossibile accedere ad alcune funzioni.
Questo da un lato impedisce agli smanettoni di divertirsi ma è garanzia di inviolabilità. Anche le patch di sicurezza per eventuali falle nei programmi sono rilasciate con frequenza e installate automaticamente.
C’è da dire che anche dal punto di vista hardware sono poche le possibilità di ampliamento e personalizzazione di memoria e del disco rigido. Non si tratta di un sistema chiuso, ma chi approda alla mela morsicata entra in una sorta di mondo elitario completamente diverso da Windows.
Il sistema comprende non solo MacBook, ma anche telefoni, tablet e computer desktop che comunicano tra loro senza alcun problema, rendendo la vita dei professionisti molto più semplice.
Per cambiare la memoria di un MacBook bisogna rivolgersi a un tecnico o farlo da soli muniti di cacciavite, ma non è semplice come con gli altri notebook. I Mac sono progettati per essere il top così come sono e si possono espandere con una certa difficoltà.
Comunque, per cambiare la RAM o l’hard disk bisogna girare i MacBook e svitare tutte le viti che ci sono. Una volta tolta la scocca saranno visibili i componenti interni. Per levare la RAM basta allargare i due fermi laterali che si alzerà da sola rimanendo in diagonale: sfilarla e inserire la memoria nuova.
L’hard disk o l’unità di memoria a stato solido SSD si trovano sopra la batteria e sotto una delle due ventole. Svitare le due viti e toglierla. Spesso nei kit di installazione degli hard disk è presente un box dove inserire il drive per usarlo come unità di archiviazione esterna.
Naturalmente bisognerà reinstallare il sistema operativo e per farlo l’operazione più veloce è tramite chiavetta USB.
Queste cose sembrano semplici, ma in realtà bisogna accertarsi innanzitutto che l’hard disk e la memoria siano compatibili. Secondariamente se non si è esperti è consigliabile rivolgersi ai tecnici Apple. Qualora si abbiano dubbi l’assistenza è disponibile su Internet tramite chat, telefono o e-mail.
Potenzialmente tutti, eccetto coloro che hanno un budget molto ridotto. I MacBook costano tanti soldi e sono un investimento valido solamente se si ha bisogno di tutte le qualità che offrono. In ambito professionale il sistema operativo e le macchine Apple sono usate da molti anni, mentre il mondo dei giocatori le snobba da sempre.
Essendo poco personalizzabili non sono adatte al gaming ad alti livelli, ma non sono state progettate per questo scopo. Chi ha esigenze molto complesse e lavora nel mondo della grafica non può prescindere da usare un MacBook, soprattutto se si sposta spesso.
La batteria di questi laptop arriva a 10 ore di autonomia, prestazioni impensabili con altre marche.
La leggerezza e la qualità della scocca sono il massimo che ci possa essere in commercio, ma se non servono queste caratteristiche è inutile spendere 3.000 euro per un portatile. Riassumendo, i MacBook sono computer portatili molto costosi e molto performanti, poco adatti a giocare ma perfetti per lavorare.
Sono ideali anche per chi desidera avere in 13,3 pollici potenzialità da computer desktop ed ha bisogno di una macchina velocissima e inattaccabile da virus pronta all’uso in ogni momento. Inutile dire che chi fa già parte del mondo della Mela difficilmente ne vuole uscire e punterà su questo marchio per tutto: smartphone, tablet, computer da tavolo e computer portatile. Tutti gli apparecchi possono interagire tra loro e per divertirsi c’è la Apple TV.
Certo, per qualunque problema c’è il servizio on-line di assistenza per comunicare in tempo reale con un tecnico mediante chat, posta elettronica o telefono. La garanzia Apple include anche questo servizio tramite Internet o nei negozi fisici. Se hai comprato il MacBook presso un Apple Store questa comoda opportunità è valida due anni, altrimenti solo uno e il secondo anno di garanzia è fornito dal venditore.
All’interno dei negozi ci sono i cosiddetti Genius Bar, aree specificatamente dedicate alla risoluzione dei problemi di tutti i clienti.
I Genius sono i tecnici, personale altamente qualificato che viene assunto solo dopo una selezione durissima. Su Internet contattare un Genius è ancora più semplice e immediato, in alternativa è possibile prenotare un appuntamento presso un negozio mediante la procedura on-line.
Se non fai ancora parte del mondo Apple tieni in considerazione che il servizio post vendita è molto utile, soprattutto con un laptop progettato per durare molti anni. Un’opzione consigliabile è usufruire del prolungamento della garanzia di tre anni con una modica cifra. In questo modo sarai coperto praticamente per tutta la durata della vita del tuo MacBook.
L’assistenza dura nel tempo, infatti se vuoi cambiare il laptop con un nuovo Mac quello nuovo ti sarà scontato fino a 690 euro. Per quantificare il valore dello sconto con precisione vai sul sito Internet e segui la procedura guidata.