Per capire cosa sono i MacBook convertibili bisogna avere chiaro il concetto di notebook convertibile. Si tratta di articoli usciti in commercio negli ultimi anni che possono assolvere le funzioni di computer portatile e tablet. Qualcuno li chiama computer ibridi, nel senso che non sono né un tablet né un notebook. Infatti non assolvono appieno sia l’una che l’altra modalità ma entrambe. Dalla loro hanno l’estrema comodità di essere portatili e di poter funzionare in un modo piuttosto che nell’altro a seconda delle necessità.
Apple ha un MacBook ibrido nel cassetto?
Nel corso degli anni si sono susseguiti moltissimi prototipi di MacBook convertibili, ma di fatto sul mercato non ne è uscito nemmeno uno. Degno di nota il MacBook ibrido disegnato nel 2018 da Kevin Noki, una via di mezzo tra un iPad Pro e un MacBook. In realtà il primo brevetto era stato progettato nel lontano 2011.
Si trattava di un MacBook con la tastiera staccabile e la concessione giace ancora oggi nell’ufficio Trademark di Cupertino. L’articolo era formato da due prodotti distinti, lo schermo e la tastiera, che potevano funzionare sia separati che uniti mediante un aggancio magnetico.
Il meccanismo di aggancio tra il display e la tastiera era a scomparsa, in modo da sembrare in tutto e per tutto un notebook qualsiasi.
Il display era rotabile, ovvero poteva rimanere aperto e chiuso, ma non solo. Si poteva girare anche a destra e a sinistra ed il particolare più interessante era che i due pezzi per poter funzionare non avevano bisogno di essere collegati. Lo scambio di dati attraverso la tastiera e il display avveniva tramite connettività wireless, una tecnologia per la verità non del tutto nuova.
Questo forse si può considerare il primo dei MacBook convertibili uscito sulla scena, o meglio, progettato e mai immesso sul mercato. La particolarità era che il display poteva trasmettere i dati non soltanto alla base composta da tastiera e componenti elettronici, ma anche ad una fotocamera digitale, uno smartphone ed altri apparecchi remoti.
È noto che la casa di Cupertino deposita moltissimi brevetti ogni anno, ma sono pochi quelli che vedono la luce. Lo stesso discorso si può dire per questi MacBook convertibili che sono rimasti nel cassetto ma, chissà, forse un giorno saranno realizzati.
MacBook convertibili nonostante le contraddizioni di Apple
Arrivando a tempi più recenti, bisogna tornare a parlare del primo prototipo all’inizio del precedente paragrafo. Nel 2012 Tim Cook aveva detto testualmente che non era una buona idea fondere un unico prodotto tecnologico, lasciando ad intendere che non aveva intenzione di realizzare MacBook convertibili.
Da allora ha ripetuto la frase varie volte, ribadendo che la posizione ufficiale di Apple è rimasta la stessa. Probabilmente la tecnologia non è ancora sufficientemente all’avanguardia per realizzare MacBook convertibili secondo gli standard elevatissimi della casa di Cupertino.
Come al solito, però, le parole vanno prese con le molle, basti pensare al 2007, quando l’azienda aveva dichiarato pubblicamente di non avere alcuna intenzione di realizzare l’iPhone. Strategie di mercato? Scaramanzia? Non si sa, fatto sta che la possibilità di MacBook convertibili negli ultimi tempi è diventata sempre più probabile.
Negli anni seguenti perfino Steve Jobs ha parlato in maniera negativa dei tablet mini, ma dopo poco tempo sono usciti sul mercato gli iPad Mini.
Anche nel caso dei MacBook convertibili potremmo essere di fronte a una sorta di depistaggio e non ci si dovrebbe stupire se da un anno all’altro spuntassero sul mercato i cosiddetti notebook ibridi, convertibili o comunque si vogliano chiamare.
D’altra parte non è possibile ignorare che oggi il mercato sia orientato verso la direzione dei computer due in uno, basti pensare alla linea Windows con i suoi super computer desktop all-in-one. Cosa dire poi degli iMac, veri e propri oggetti di lusso in grado di fare qualsiasi cosa in pochissimo spazio.
Progetti di MacBook convertibili
Per quel che riguarda i MacBook convertibili, per il momento l’azienda di Cupertino nicchia ma, come abbiamo già detto in precedenza, non è detto che dica la verità. Non è da escludere che prepari il terreno per un nuovo prodotto rivoluzionario, del resto non sarebbe la prima volta.
Non è da escludere che nelle prossime settimane unifichi le piattaforme di sviluppo app per macOS e iOS, con interfacce grafiche adattabili a seconda del dispositivo in uso. Il software con tutte le sue potenzialità dovrebbe rimanere lo stesso, dunque sarà possibile in futuro vedere programmi professionali sugli iPad e viceversa, applicazioni fino adesso escluse dai MacBook, che siano convertibili o meno.
Non sembra, ma i tecnici di Apple sono già al lavoro e voci di corridoio parlano di un progetto Marzipan che dovrebbe per l’appunto unificare le applicazioni di iOS e MacOS.
La discussione va avanti da tempo, perché i due sistemi operativi sono già accomunati dal kernel. Sin dal lontano 2007 Steve Jobs aveva ribadito che l’iPhone era basato sul sistema operativo OS X, il che è valido ancora oggi.
L’obiettivo dell’azienda di Cupertino è far girare una singola applicazione su entrambi i sistemi operativi, dunque la possibilità di avere MacBook convertibili entro breve tempo non è così remota e il prezzo si prevede piuttosto alto.