Sebbene tutti i MacBook abbiano un sensore per rilevare un’eventuale surriscaldamento, potrebbe accadere che il laptop oltrepassi la soglia di temperatura limite. Vediamo tutte le precauzioni da adottare per evitare questo problema e intervenire tempestivamente prima di rallentamenti ed eventuali guasti.
Evitare il surriscaldamento del MacBook
La prima regola per evitare il surriscaldamento del MacBook è evidente: seguire le istruzioni nel manuale alla sezione riguardante la sicurezza. Ci sono dei sensori che rilevano variazioni interne del laptop, ma il pericolo che si surriscaldi non è del tutto scongiurato.
I sensori attivano delle ventole di raffreddamento ma bisogna adottare alcuni accorgimenti fondamentali per gestire la temperatura operativa. Innanzitutto si devono installare tutti gli aggiornamenti del sistema operativo e del firmware.
Meglio operare in luoghi dove la temperatura esterna non superi i 35°, altrimenti un po’ di surriscaldamento è inevitabile.
Il MacBook non deve essere lasciato in macchina sotto il sole, inoltre bisogna evitare luoghi troppo umidi e di appoggiarlo su superfici morbide che ne ostacolino la ventilazione. Evitare dunque di metterlo nel letto o sulle ginocchia, ma tenerlo sempre sopra a delle superfici rigide.
Chi lavora intensamente potrebbe prendere in considerazione l’idea di aggiungere un ripiano con una ventola sottostante collegabile mediante porta USB. Una ventola aggiuntiva non può far male e consuma veramente poco senza dare alcun fastidio. Inoltre il laptop rimarrà leggermente inclinato e su una superficie d’appoggio piatta per usarlo nella massima comodità.
Il notebook deve essere lasciato scoperto da qualunque cosa, in particolare nelle zone dove ci sono le aperture per la ventilazione. L’alimentatore deve essere esclusivamente il suo oppure uno uguale identico per essere sicuri che non surriscaldi le parti interne.
Per controllare l’attività della CPU usare il monitoraggio delle attività presente nel MacBook che tiene sotto controllo tutti i processi. Qui si possono vedere eventuali applicazioni che lavorano troppo e lo surriscaldano.
Soluzioni software
Inutile ripetere che le ventole non devono mai essere coperte e vanno tenute libere di buttare fuori l’aria calda. Il punto che non va ostruito è nella parte posteriore del telaio. Qualora si siano adottate tutte le precauzioni fisiche necessarie, il MacBook non dovrebbe entrare in surriscaldamento, a meno che non ci siano problemi hardware.
Se c’è un guasto nell’impianto di raffreddamento è evidente che le ventole non funzioneranno. Il software per testare che tutto funzioni regolarmente si chiama Apple Hardware Test oppure Apple Diagnostic.
Per evitare il surriscaldamento è consigliabile non aprire troppe finestre contemporaneamente, soprattutto di programmi pesanti e avidi di risorse come Google Chrome. È preferibile usare browser più leggeri come Safari e monitorare costantemente le applicazioni aperte in background mediante il Monitoraggio attività.
Selezionarlo dalla cartella Applicazioni, Utility.
Evidentemente meno applicazioni sono aperte meno risorse saranno usate e meno rischio ci sarà che il MacBook si surriscaldi. Quando le ventole funzionano in maniera impropria, si accendono continuamente oppure non si accendono affatto, c’è la possibilità di un problema fisico nel sistema di raffreddamento.
Lo strumento di diagnostica da usare si chiama Apple Diagnostic oppure Apple Hardware Test come abbiamo già detto poco sopra. Per verificare il funzionamento delle ventole bisogna scollegare tutte le periferiche e riavviare il sistema premendo il pulsante D oppure Option+D.
Seguire il wizard guidato e avviare un semplice test che durerà alcuni minuti. In alternativa si può decidere di fare un controllo più approfondito che durerà oltre un’ora spuntando l’apposita casella.
Se il software di diagnostica individua un problema dovrebbero essere scritti un codice da inserire nella pagina Web di supporto Apple per capire di che si tratta e tentare di risolverlo.
Pulizia e programmi di diagnostica
Può sembrare banale ma a volte delle soluzioni semplici sono risolutive per problemi apparentemente molto gravi. Le ventole di raffreddamento devono essere pulite perché girano continuamente e vi si accumula sopra tanta polvere.
Aprire il coperchio del laptop svitando le viti con un cacciavite a stella, dunque usare una bomboletta di aria compressa per pulire tutte le parti visibili. Qualora la polvere non volasse via da sola aiutarsi con dei panni in microfibra antistatici. Evitare stracci che lasciano pezzetti di tessuto perché creerebbero più danno che altro.
Delle ventole ben pulite e alleggerite dallo strato di polvere soprastante gireranno molto più velocemente.
Tutti gli aggiornamenti software rilasciati da Apple andrebbero installati regolarmente, soprattutto quelli che riguardano la sicurezza e il miglioramento delle prestazioni. Il surriscaldamento di un MacBook alla lunga potrebbe rivelarsi molto dannoso ed è bene mantenere sempre monitorata la temperatura interna.
Vi sono delle applicazioni di terze parti idonee a questo scopo che controllano la temperatura del MacBook. Altri programmi tengono monitorate le ventole, la cui attività si può vedere sulla barra dei menu insieme alla temperatura della CPU.
Il surriscaldamento è un grosso problema che viene spesso sottovalutato e mediante questi software si può tenere sotto controllo la temperatura di ogni singolo componente, come la batteria, il touchpad eccetera. Vi sono anche software che possono regolare la velocità della ventola.
L’elenco delle utility che tengono sotto controllo il la temperatura e tutti gli altri parametri di CPU, rame componenti interni del MacBook è molto ampio. Per trovare quella giusta è sufficiente fare una ricerca leggendo anche i feedback lasciati dagli utenti.
Nei forum e nei gruppi di discussione ci sono spesso sotto esame questi software che il più delle volte sono gratis. Gli utenti che li hanno provati mettono a disposizione di tutti le loro impressioni ed è un metodo molto efficace per valutarli.
Inutile dire che la maggior parte di essi sono gratis ma hanno funzionalità ridotte. Per avere il programma completo basta pagare una licenza annuale. La maggior parte dei programmi funziona in questo modo, ma non tutti. Alcuni sono direttamente a pagamento mentre altri sono del tutto gratuiti.
Non è detto che quelli a pagamento siano più efficaci rispetto a quelli gratis, l’unico sistema per valutarli è per l’appunto quello di conoscere le opinioni di coloro che li hanno usati.